Thursday, August 7, 2008

pronti? via!

Come ogni buon viaggio che si rispetti, i nostri sono colti dall'ansia del ritardo... e se ci fosse troppo traffico e non riuscissimo ad arrivare in tempo? e se la locomotiva esplodesse e perdessimo il cambio? e se e se e se?

Quest'ansia viene probabilmente trasmessa al buon Livio, nostro autista di fiducia, che si presenta al luogo dell'appuntamento in perfetto orario con una bella inversione giusto accanto all'ingresso di una rotonda... olè!

Ovviamente, arriviamo in stazione con un largo anticipo, il che ci riempie dell'orgoglio dei previdenti, orgoglio che si accresce quando a Firenze scopriamo la soppressione del treno che avevamo previsto di prendere, perchè la nostra infinita prudenza ci consente di prendere tranqullamente il successivo senza problemi.

Come utilizzare il tempo così fortunosamente guadagnato? Ma è ovvio, prendendo il gelato più caro della storia! 9 euro di cono! Firenze si conferma città per nababbi ;-)

Sconvonlti, ma non meno determinati, i nostri giungono finalmente a Bologna. Dopo una necessaria e rituale piadina romagnola, prendiamo il bus per l'aeroporto, dove l'amara verità viene finalmente allo scoperto: aereo in ritardo e bighellonaggio forzato dentro il Marconi di Bologna dove, per chi non lo sapesse, tutti gli esercizi chiudono alle 8 (abbiamo fatto giusto in tempo a prendere il caffè!)

E' chiaro, il destino mette alla prova la nostra forza di volontà, ma noi ci dimostreremo all'altezza!
Certo, nonostante la forza di volontà, il fisico risente della giornata faticosa, e dopo un pasto sorprendentemente buono sull'aereo, atterriamo stanchi e desiderosi di un letto a Casablanca...

Ma il fato ha in serbo altro per noi!

Forte delle assicurazioni dell'agente di viaggio, mi ero provvisto solo di carta di identità, essendo il mio passaporto scaduto... Il caso vuole, però, che ad Iglesias (mia città d'origine), l'alto livello tecnologico egli uffici comunali mi abbia provvisto di una carta di identità scritta interamente a mano. Neanche a dirlo, il poliziotto alla dogana si è risentito non poco, trattenendoci per un quarto d'ora in uno stanzino in cui 3 funzionari decidevano sul il futuro della nostra vacanza marocchina... Per fortuna, ci è stata accordata fiducia, e ci hanno infine consentito di entrare in territorio marocchino!

Insieme ai nostri compagni d'avventura, ci avviamo stanchi verso l'uscita dell'aeroporto, dove ci attende Ahmed, la nostra guida, con l'autista del pullman.

Durante il tragitto dall'aeroporto all'hotel, la cantilenante voce di Ahmed declama la bellezza del Marocco e il suo status di nazione progredita rispetto agli altri, più integralisti, paesi arabi. Pare che tutto questo sia merito del magnifico re attuale, che pretende strade pulite, funzionari non corrotti, maggiore sicurezza per le persone. Mentre i moderni palazzi di Casablanca sfilano intorno a noi, facciamo conoscenza di Monica, unica coraggiosa ad aver intrapreso il viaggio da sola, e giungiamo infine all'albergo con un solo desiderio: ritemprare le forze per l'intensa settimana che ci aspetta... Marocco, siamo arrivati!!!